Nel periodo dal 3 al 13 luglio di quest’anno l’associazione Slovenci po svetu ha avuto modo di ospitare tre ragazzi di nazionalità argentina, discendenti dei nostri emigrati all’estero. Si tratta di Eugenia Tomè, appartenente al Circolo di Marcos Paz (Buenos Aires), Candela Caballero e Tomas Visintini, che invece fanno riferimento al Circolo di San Martin di Mendoza. Tutti e tre i ragazzi hanno i propri avi originari di Lusevera, nell’Alta Val Torre. Il progetto che ha visto impegnati i giovani, denominato “Alla scoperta delle proprie radici”, è stato finanziato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia al fine di rafforzare i legami sociali e culturali tra i discendenti dei Corregionali all’estero e gli enti e le associazioni che operano sul territorio regionale.
Lo stage culturale è stato molto intenso, con un programma ricco e variegato, che ha permesso ai ragazzi di scoprire le nostre Valli ed altre località regionali di interesse storico-culturale. Per quanto riguarda Cividale del Friuli, i tre giovani, guidati dalla Professoressa Gianfranca Giro, originaria delle Valli del Natisone, hanno avuto l’opportunità di ammirarne la bellezza architettonica ed i suoi musei che conservano preziose testimonianze dell’epoca longobarda. Giovedì 6 luglio la delegazione dell’Unione Emigranti è stata ricevuta in Consiglio Regionale dal Presidente del Consiglio Mauro Bordin, oltre che dall’Assessore per i Corregionali all’estero Pierpaolo Roberti. In precedenza, Marko Pisani, del gruppo Slovenska Skupnost, ha portato un saluto ai ragazzi, a testimonianza dell’importanza data dalla comunità slovena ai propri discendenti all’estero. Una giornata particolarmente apprezzata dai partecipanti è stata quella che li ha visti impegnati a San Pietro al Natisone. Si è iniziato con una visita alla scuola bilingue “Pavel Petričič”, dove Davide Clodig, Dirigente dell’Istituto Comprensivo, ha raccontato lo straordinario percorso compiuto dalla scuola, nata in tempi particolarmente difficili in cui la nostra comunità slovena era non solamente priva di qualsiasi riconoscimento e supporto, ma da taluni apertamente osteggiata. Immancabile la visita al museo multimediale SMO, dove la gentilissima Dora Ciccone ha fatto conoscere ai ragazzi la storia del territorio e del suo confine, che tanto ha influenzato le nostre vite. Un prezioso supporto a Dora è arrivato dalla giovanissima Dana Dorbolò, che ha introdotto i ragazzi alle installazioni presenti nel museo. Nel pomeriggio il gruppo si trasferito ad Azzida, dove Valeria Domenis – collaboratrice di lunga data dell’associazione – durante il Corso di Cucina, ha svelato alcuni trucchi nella preparazione della gubana e degli strucchi.
Trattandosi di un progetto integrato svolto in collaborazione con le altre associazioni di Corregionali all’estero del Friuli Venezia-Giulia, era doveroso far scoprire ai ragazzi alcune località regionali: sono state così visitate Aquileia, Grado, Udine e la Scuola Mosaicisti del Friuli a Spilimbergo. Lo stage si è poi concluso in quello che è stato il luogo di partenza degli avi dei ragazzi argentini, ovvero Lusevera. Oltre ad ammirare la bellezza della natura, Luisa e Loris Cher hanno fatto da cicerone al Museo Etnografico, dove storie di vita contadina e strumenti di antichi mestieri si intrecciano fra loro, esaltando le capacità e la tempra delle genti che da secoli abitano queste valli, le stesse che sono state capaci di mantenere viva la nostra cultura in tutto il mondo.