Lo scorso mese di aprile la Presidente Graziella Bianco Coren e il Direttore Philippe Birtig hanno incontrato a Rosario in Argentina i Presidenti dei nostri Circoli sudamericani per un convegno sul ruolo dei giovani all’interno dell’Unione Emigranti Sloveni.
Le indicazioni e gli interrogativi emersi dall’incontro di Rosario sono molteplici, e ci hanno fatto capire che l’obiettivo di dare nuova linfa ai nostri Circoli con i giovani è senza ombra di dubbio molto impegnativo, ma tutt’altro che impossibile. L’elemento centrale è stato l’ascolto dei Presidenti dei Circoli, poiché solamente chi vive la quotidianità nei Paesi esteri ha il reale “polso della situazione”, e conosce in maniera diretta sia le giovani leve dell’Unione Emigranti che il contesto socioculturale in cui crescono.
I temi trattati hanno riguardato lo stage culturale denominato “Soggiorno Giovani”, l’importanza della figura dei nonni nel tramandare la nostra cultura, e la possibilità, attraverso i social media, di attrarre i ragazzi in età adolescenziale verso il mondo dell’associazionismo dei Corregionali all’estero.
Il convegno di Rosario ha offerto anche l’opportunità di riunire i Presidenti dei Circoli sudamericani. Purtroppo, l’anno passato la cara Irene Lendaro, che ha ricoperto per diversi anni la carica di Presidente della Federazione Sudamericana, è venuta a mancare. Per tale ragione, in concomitanza con l’incontro, si sono tenute le elezioni del nuovo Presidente. Al termine delle votazioni Florencia Lodolo, che presiede anche il Circolo di Rosario, è stata eletta Presidente Federale. Non possiamo quindi che complimentarci con lei e farle i migliori auguri per il lavoro che l’attende. Un doveroso ringraziamento ai Presidenti dei Circoli presenti al convegno: Juan Pablo Bobbera (Marcos Paz), Adriana Casagrande (Mendoza) e Diego Pergola (Villa Ballester).
Durante i giorni di permanenza a Rosario non è mancata l’ormai tradizionale visita alla Scuola Speciale per bambini sordomuti di Villa Gobernador Galvez, guidati dalla Presidente Florencia Lodolo. L’Unione Emigranti ha voluto far dono alla Scuola Speciale di materiale didattico, affinché l’Istituto possa offrire ai propri allievi un adeguato percorso formativo.